Un viaggio nell’arte pittorica di Sergio Favotto, insigne maestro del nostro tempo, alla scoperta dell’inedito progetto decorativo realizzato per la basilica di Montecassino. Un’opera monumentale svelata in anteprima assoluta in questo raffinato volume d’arte, la cui pubblicazione anticipa l’80esimo anniversario del tragico bombardamento che il 15 febbraio 1944 causò la distruzione dell’abbazia e la perdita dell’apparato decorativo seicentesco. Un lavoro grandioso che, oltre ai quattro affreschi già posizionati nel...
Un viaggio nell’arte pittorica di Sergio Favotto, insigne maestro del nostro tempo, alla scoperta dell’inedito progetto decorativo realizzato per la basilica di Montecassino. Un’opera monumentale svelata in anteprima assoluta in questo raffinato volume d’arte, la cui pubblicazione anticipa l’80esimo anniversario del tragico bombardamento che il 15 febbraio 1944 causò la distruzione dell’abbazia e la perdita dell’apparato decorativo seicentesco. Un lavoro grandioso che, oltre ai quattro affreschi già posizionati nel presbiterio, comprende altre 51 imponenti tele commissionate all’artista per la volta della basilica (non ancora collocate), per un totale di 450 metri quadrati di superficie dipinta. A questi si aggiungono gli oltre 300 disegni, bozzetti e affreschi preparatori prodotti dal maestro nell’arco di un ventennio di lavoro. Non solo: il libro si sofferma anche sulla complessa vicenda umana e artistica vissuta da Favotto, un caso senza precedenti che si auspica si concluda presto con la posa definitiva delle opere eseguite. Il volume è impreziosito da un pieghevole di grande formato con due ricostruzioni digitali della volta della basilica: la prima riproduce gli affreschi di Luca Giordano del 1677 (montati sulle foto dei F.lli Alinari del 1932-33); la seconda simula l’aspetto della volta con la posa dei dipinti di Sergio Favotto. Degne di nota le quattro prefazioni a firma di Fabio Bernardo D’Onorio (arcivescovo e abate emerito di Montecassino), Tommaso Stenico (cappellano magistrale del Sovrano Ordine di Malta), Raffaella Rita Ferrari e Giancarlo Bonomo (curatori e critici d’arte).