Del quindicesimo canto, in cui Dante passa dalla cornice degli invidiosi a quella degli iracondi, Elisa Rossi coglie il filo conduttore: la luce gloriosa di Dio, che, come spiega Virgilio, ne manifesta l’essenza e si riverbera sui beati in estasi mistica, i quali la riflettono sfavillando e specchiandosi l’uno nell’altro. Essa è la sublimazione dell’amore divino, che gli eletti ricevono e donano a loro volta, sorridendo di gioia e assaporando la perfetta letizia, il premio eterno della loro caritas ardente. Per rendere questa...
Del quindicesimo canto, in cui Dante passa dalla cornice degli invidiosi a quella degli iracondi, Elisa Rossi coglie il filo conduttore: la luce gloriosa di Dio, che, come spiega Virgilio, ne manifesta l’essenza e si riverbera sui beati in estasi mistica, i quali la riflettono sfavillando e specchiandosi l’uno nell’altro. Essa è la sublimazione dell’amore divino, che gli eletti ricevono e donano a loro volta, sorridendo di gioia e assaporando la perfetta letizia, il premio eterno della loro caritas ardente. Per rendere questa prefigurazione del Paradiso, l’artista crea una dimensione vaga e indefinita, sospesa nel tempo e nello spazio, in cui sfuma, sfocandoli, i vibranti bagliori che si sprigionano da tre globi luminescenti e si intrecciano fra loro sullo sfondo scuro. Si tratta di una composizione metafisica e profondamente simbolica, che rinuncia al linguaggio figurale per rendere nel suo minimalismo l’ineffabile visione di Dante.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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