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L’ascesa di Dante alla luce celeste, soggetto dell’opera che raffigura il trentunesimo canto del Paradiso, viene reinterpretata da Alessandra Carloni in chiave meccanica e surreale. La Madonna viene rappresentata, anziché in cielo tra le nuvole celesti, trasportata su una nave; non è una nave celeste, bensì una navicella meccanica, resa ‘celeste’ grazie alle sue ali e ai due angeli che l’accompagnano. Il legame dell’immagine con il mondo della fantascienza è evidente: vi è, infatti, un forte richiamo alle navicelle...
L’ascesa di Dante alla luce celeste, soggetto dell’opera che raffigura il trentunesimo canto del Paradiso, viene reinterpretata da Alessandra Carloni in chiave meccanica e surreale. La Madonna viene rappresentata, anziché in cielo tra le nuvole celesti, trasportata su una nave; non è una nave celeste, bensì una navicella meccanica, resa ‘celeste’ grazie alle sue ali e ai due angeli che l’accompagnano. Il legame dell’immagine con il mondo della fantascienza è evidente: vi è, infatti, un forte richiamo alle navicelle meccaniche fantastiche dello Steampunk, e un fascio di luce ne fuoriesce, illuminando Dante come una nave spaziale pronta a rapirlo. La luce prepara il pellegrino alla sua ascesa finale, culmine del lungo viaggio ultramondano, mentre è intento a salutare con la mano Beatrice, ultimo legame e simbolo della vita terrena.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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