La Vergine rappresenta il fulcro della composizione, verso cui convergono le direttrici che si diramano dalle monumentali ali dell’arcangelo Gabriele in secondo piano. Egli alza l’indice verso l’Empireo, a preannunciare l’imminente apoteosi di Maria, avvolta in candide vesti che ne sottolineano dolcemente la maternità. Tutt’intorno sfolgora il cielo delle Stelle fisse, in cui si irradia la luce che proviene da Cristo, raffigurato sullo sfondo come un sole: l’innumerevole stuolo dei beati, circondati dagli angeli, assiste...
La Vergine rappresenta il fulcro della composizione, verso cui convergono le direttrici che si diramano dalle monumentali ali dell’arcangelo Gabriele in secondo piano. Egli alza l’indice verso l’Empireo, a preannunciare l’imminente apoteosi di Maria, avvolta in candide vesti che ne sottolineano dolcemente la maternità. Tutt’intorno sfolgora il cielo delle Stelle fisse, in cui si irradia la luce che proviene da Cristo, raffigurato sullo sfondo come un sole: l’innumerevole stuolo dei beati, circondati dagli angeli, assiste all’epifania e al trionfo della Madonna, mentre gli abissi del cosmo si rischiarano sempre più. Dante è vinto dallo sguardo estatico e dallo scintillante sorriso di Beatrice: Sergio Favotto lo immagina mentre si accascia a terra coprendosi gli occhi offesi dall’intensità della luce. Anche quando la sua vista vi si sarà adattata, il poeta dovrà arrendersi di fronte all’inadeguatezza del linguaggio, che non sa esprimere l’ineffabile e, in seguito, della memoria, che non può ricordare il sublime.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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