Leggerezza, armonia, pace: sono queste le sensazioni che l’immensità dei cieli evocati da Alice Bernardi producono nell’osservatore. Innumerevoli e pastose pennellate di azzurro, viola, blu si sovrappongono e si intrecciano a dare l’illusione della profondità del cosmo che Dante sta attraversando. Alle sue spalle lascia la dimensione terrena, che la pittrice simboleggia attraverso le sagome scure di una città moderna, sprofondata nel suo dinamismo caotico e spersonalizzante, dove si rischia di perdere la propria anima. Di fronte al...
Leggerezza, armonia, pace: sono queste le sensazioni che l’immensità dei cieli evocati da Alice Bernardi producono nell’osservatore. Innumerevoli e pastose pennellate di azzurro, viola, blu si sovrappongono e si intrecciano a dare l’illusione della profondità del cosmo che Dante sta attraversando. Alle sue spalle lascia la dimensione terrena, che la pittrice simboleggia attraverso le sagome scure di una città moderna, sprofondata nel suo dinamismo caotico e spersonalizzante, dove si rischia di perdere la propria anima. Di fronte al pellegrino, invece, brilla una luce sfolgorante: allusione all’ispirazione del dio della poesia, Apollo, ma anche alla sfera del fuoco, a cui Dante sta tendendo nella sua metafisica e spirituale esperienza di “trasumanar”. Eppure tra il mondo degli uomini e quello dei beati non c’è opposizione: l’uno è riflesso dell’altro e le gocce di colore che scorrono sulla tela suggeriscono i fili che ognuno di noi può seguire per orientarsi nel suo percorso di elevazione.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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