Sono le stesse gambe di Dante e Virgilio a definire il luogo e lo spazio dell’evento raffigurato nel ventunesimo canto dell’Inferno. I due poeti stanno attraversando lo stretto argine che è rimasto come passaggio tra i due ponti, dopo che tutti gli altri accessi sono crollati a causa del terremoto avvenuto nel giorno della morte di Cristo. La composizione fa pensare alla celeberrima fotografia anonima Lunch atop a Skyscraper (1932), con gli operai seduti sopra i tetti di New York, ma giù nell’abisso non aspetta i poeti un paesaggio...
Sono le stesse gambe di Dante e Virgilio a definire il luogo e lo spazio dell’evento raffigurato nel ventunesimo canto dell’Inferno. I due poeti stanno attraversando lo stretto argine che è rimasto come passaggio tra i due ponti, dopo che tutti gli altri accessi sono crollati a causa del terremoto avvenuto nel giorno della morte di Cristo. La composizione fa pensare alla celeberrima fotografia anonima Lunch atop a Skyscraper (1932), con gli operai seduti sopra i tetti di New York, ma giù nell’abisso non aspetta i poeti un paesaggio urbano in prospettiva, come in certa pittura futurista, bensì le fiamme terribili dell’Inferno vero e proprio (nella fattispecie, la pece bollente nella quale sono immersi i barattieri: uno scenario descritto da Dante attraverso il famoso paragone con l’Arsenale di Venezia). L’artista sceglie di rappresentare questo momento anche come metafora dell’intero capolavoro dantesco, il viaggio dell’innalzamento dello spirito.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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