Tutto è movimento e il vortice aereo domina lo spazio centrale dell’opera. In lontananza rosseggia il cielo di Marte. Graziella Da Gioz tratta la luce come materia prima, aerea e concreta contemporaneamente. I corpi di Dante e Beatrice si uniscono in un’unica ombra in volo. Il senso di elevazione conduce il nostro sguardo verso il pulsare e il brillare di piccoli punti cangianti che si espandono in una sorta di turbine entro cui prende forma una croce. Presenza nell’assenza. Il procedere secondo una diagonale quasi perfetta sviluppa...
Tutto è movimento e il vortice aereo domina lo spazio centrale dell’opera. In lontananza rosseggia il cielo di Marte. Graziella Da Gioz tratta la luce come materia prima, aerea e concreta contemporaneamente. I corpi di Dante e Beatrice si uniscono in un’unica ombra in volo. Il senso di elevazione conduce il nostro sguardo verso il pulsare e il brillare di piccoli punti cangianti che si espandono in una sorta di turbine entro cui prende forma una croce. Presenza nell’assenza. Il procedere secondo una diagonale quasi perfetta sviluppa il senso di procedere come in viaggio verso la lontananza. La composizione rende perfettamente l’energia musicale dell’evento, che risulta essere la vera protagonista dell’opera. Il tratto bianco, circolare e ripetuto all’infinito, accoglie l’incanto e lo condensa, assecondando la forza centripeta che contiene e libera lo spazio. Tutto è fluido e leggibile, tutto evolve e coinvolge.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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