La sommità del cielo è coronata dalla rosa dei beati e degli angeli e l’artista, Giuseppe Luciani, sembra qui voler giocare tra significante e significato, trasferendolo sulla tela. Il cielo da celeste intenso vira al rosa, aperto solo da striature bianche; il puro colore, denso e pastoso, è modulato sui delicati toni pastello che raccontano di atmosfere sospese, senza limiti fisici. Così il pittore immagina l’Empireo dove Dante si trova nel trentaduesimo canto. Qui il poeta si concede una pausa prima della fine del viaggio, la...
La sommità del cielo è coronata dalla rosa dei beati e degli angeli e l’artista, Giuseppe Luciani, sembra qui voler giocare tra significante e significato, trasferendolo sulla tela. Il cielo da celeste intenso vira al rosa, aperto solo da striature bianche; il puro colore, denso e pastoso, è modulato sui delicati toni pastello che raccontano di atmosfere sospese, senza limiti fisici. Così il pittore immagina l’Empireo dove Dante si trova nel trentaduesimo canto. Qui il poeta si concede una pausa prima della fine del viaggio, la tensione emotiva si allenta e tutto sembra abbandonarsi in uno stato di grazia trascendentale. La ricerca pittorica di Luciani è lontana dall’illustrazione e dalla descrizione di qualsiasi elemento reale, le sue tele sono puro colore che richiama sogni e ispirazioni individuali, e raggiunge contemporaneamente effetti pittorici di straordinaria intensità.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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