Attraverso il colore Alice Bernardi evoca le mura della città di Dite, astrattamente rese con scure linee verticali e ampie zone di rosso: l’altezza vertiginosa degli spalti bruciati dalle fiamme e anneriti dal fumo sovrasta la palude Stigia, dalle cupe acque limacciose. Sui pellegrini piomba un nugolo di diavoli irati ed ostili, che impediscono loro di proseguire il cammino. I contrasti cromatici tra il rosso, il viola, il nero e il color fango ben esprimono la paura di Dante, che impallidisce e balbetta, lo smarrimento di Virgilio,...
Attraverso il colore Alice Bernardi evoca le mura della città di Dite, astrattamente rese con scure linee verticali e ampie zone di rosso: l’altezza vertiginosa degli spalti bruciati dalle fiamme e anneriti dal fumo sovrasta la palude Stigia, dalle cupe acque limacciose. Sui pellegrini piomba un nugolo di diavoli irati ed ostili, che impediscono loro di proseguire il cammino. I contrasti cromatici tra il rosso, il viola, il nero e il color fango ben esprimono la paura di Dante, che impallidisce e balbetta, lo smarrimento di Virgilio, incerto sul da farsi, il dispetto dei demoni, che non ammettono intrusioni. Ma le tenebre della cupa atmosfera infernale si dissolvono in un temporaneo chiarore perlaceo striato di giallo e di viola: preceduto da un forte vento, infatti, sopraggiunge un angelo, che apre le porte di Dite e riaccende la speranza nel cuore dei due poeti. Ora li attende il VI cerchio, con i sarcofagi scoperchiati ed infuocati degli eretici, in una landa desolata immersa nel silenzio.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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