Sulla cima del Purgatorio, nel Paradiso terrestre, Dante è accolto da Matelda, immaginata come un’angiola stilnovistica, lungo il Lete (il fiume della dimenticanza le cui acque miracolose cancellano il ricordo del peccato) che attraversa un idillico paesaggio eternamente primaverile: il cielo limpido solcato da un luminoso arcobaleno e il lussureggiante prato fiorito esprimono appieno la ricca tavolozza dell’artista. Al centro della scena si snoda il corteo simbolico che accompagna l’ingresso di Beatrice. Lo aprono sette candelabri...
Sulla cima del Purgatorio, nel Paradiso terrestre, Dante è accolto da Matelda, immaginata come un’angiola stilnovistica, lungo il Lete (il fiume della dimenticanza le cui acque miracolose cancellano il ricordo del peccato) che attraversa un idillico paesaggio eternamente primaverile: il cielo limpido solcato da un luminoso arcobaleno e il lussureggiante prato fiorito esprimono appieno la ricca tavolozza dell’artista. Al centro della scena si snoda il corteo simbolico che accompagna l’ingresso di Beatrice. Lo aprono sette candelabri accesi (lo spirito settemplice di Dio): le lingue di fuoco che si elevano dai loro bracci si riverberano sull’acqua del fiume e diffondono nell’aria lunghe scie colorate, creando un forte contrasto con il locus amoenus in cui stanno avanzando. Seguono, poi, il carro a due ruote (la Chiesa), trainato da un grifone (Cristo), e sette vecchi coronati di rose, connotati da caratteri ebraici (i libri del Nuovo Testamento).
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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