Volti scavati, arti scheletrici, figure rette e accalcate sullo sfondo sembrano sopravvivere di stenti. Dalla massa tutta giocata in una tavolozza blu, emerge Forese Donati, amico di Dante (di poco più vecchio e fiorentino come lui) che intrattenne con il poeta anche legami artistici. Larghe e calde pennellate costruiscono il volto dai lineamenti secchi e dall’espressione supplicante e una mano protesa verso il vate, rivolto a chi gli sta di fronte. Altre pennellate corpose, rosse, compongono la veste, che pare sfaldarsi, l’intera...
Volti scavati, arti scheletrici, figure rette e accalcate sullo sfondo sembrano sopravvivere di stenti. Dalla massa tutta giocata in una tavolozza blu, emerge Forese Donati, amico di Dante (di poco più vecchio e fiorentino come lui) che intrattenne con il poeta anche legami artistici. Larghe e calde pennellate costruiscono il volto dai lineamenti secchi e dall’espressione supplicante e una mano protesa verso il vate, rivolto a chi gli sta di fronte. Altre pennellate corpose, rosse, compongono la veste, che pare sfaldarsi, l’intera figura sembra travolta dal vortice della fame. Come un miraggio, vivaci frutti attraversati da una brezza che diffonde un leggero profumo sovrastano le anime penitenti costrette a scontare il peccato di gola. L’opera di Antonio Cotecchia è fatta di sintesi formale, forte gestualità, contrapposizioni cromatiche, che danno vita nella tela a una sorta di danza scenica fortemente espressiva.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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