Di fronte all’opera di Giancarlo Ciccozzi, l’osservatore è rapito nel cielo delle Stelle fisse, da cui Dante, su invito di Beatrice, guarda in basso e vede la terra, una piccola “aiuola” che fluttua nell’universo. Gli abissi del cosmo vengono resi con l’azzurro ottenuto dalla preziosa polvere di lapislazzulo e striato di bagliori opalescenti, dorati e rosati. Vi si crea un’infinita successione di ombre e luci grazie alla superficie irregolare della tela, ricoperta di gesso e rivestita di carte antiche trattate, che...
Di fronte all’opera di Giancarlo Ciccozzi, l’osservatore è rapito nel cielo delle Stelle fisse, da cui Dante, su invito di Beatrice, guarda in basso e vede la terra, una piccola “aiuola” che fluttua nell’universo. Gli abissi del cosmo vengono resi con l’azzurro ottenuto dalla preziosa polvere di lapislazzulo e striato di bagliori opalescenti, dorati e rosati. Vi si crea un’infinita successione di ombre e luci grazie alla superficie irregolare della tela, ricoperta di gesso e rivestita di carte antiche trattate, che l’artista, affascinato dai materiali semplici e vissuti, cerca e seleziona accuratamente. Il rosso esprime l’ardore di carità dei beati e il verde la serenità che pervade il Paradiso. Il colore, quindi, non rappresenta, ma allude, evoca, suggestiona, come nell’arte di Emilio Vedova, maestro dell’Informale: non solo, l’armonia cromatica, qui, rende in una sorta di sinestesia anche l’armonia dei suoni prodotti dalle sfere celesti.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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