Nell’opera dedicata al diciottesimo canto del Paradiso l’artista si esprime soprattutto tramite le scelte cromatiche. Lo sfondo è ricoperto di blu, il colore del cielo stellato della giustizia, a simboleggiare il cielo di Giove. La tonalità scura in basso è inquietante, e allude al fumo di corruzione che esce dalla terra, bloccando l’influsso benefico della giustizia sugli uomini. L’impronta è resa nei colori purissimi del bianco e dell’argento, integra e con una spirale quasi perfettamente tonda al centro, come metafora...
Nell’opera dedicata al diciottesimo canto del Paradiso l’artista si esprime soprattutto tramite le scelte cromatiche. Lo sfondo è ricoperto di blu, il colore del cielo stellato della giustizia, a simboleggiare il cielo di Giove. La tonalità scura in basso è inquietante, e allude al fumo di corruzione che esce dalla terra, bloccando l’influsso benefico della giustizia sugli uomini. L’impronta è resa nei colori purissimi del bianco e dell’argento, integra e con una spirale quasi perfettamente tonda al centro, come metafora sublime dell’identità che risiede sicura dietro le parole. La frase, rassicurante, con le lettere d’oro in stile medievale che trasmettono una sensazione di stabilità e autorità, invita i governanti della terra ad amare la giustizia, essa appare come una scrittura divina nel cielo, composta dalle anime lucenti degli spiriti giusti, ispiratori di giustizia.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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