L’opera di Annamaria Pagliarin rappresenta i primi versi dell’ottavo canto del Paradiso, ossia il momento della salita al terzo cielo (quello di Venere), ascesa di cui Dante si accorge grazie al grande splendore che avvolge Beatrice. Il poeta ci conduce alla visione spirituale del cielo dell’amore, dove un gruppo di spiriti amanti luminosissimi gira intorno in una danza circolare; al centro, da un fascio di luce si sprigiona la voce dello spirito di Carlo Martello d’Angiò, che Dante ebbe modo di conoscere personalmente. L’artista...
L’opera di Annamaria Pagliarin rappresenta i primi versi dell’ottavo canto del Paradiso, ossia il momento della salita al terzo cielo (quello di Venere), ascesa di cui Dante si accorge grazie al grande splendore che avvolge Beatrice. Il poeta ci conduce alla visione spirituale del cielo dell’amore, dove un gruppo di spiriti amanti luminosissimi gira intorno in una danza circolare; al centro, da un fascio di luce si sprigiona la voce dello spirito di Carlo Martello d’Angiò, che Dante ebbe modo di conoscere personalmente. L’artista propone una nuova interpretazione della Maestà spirituale, circondata da angeli, del Due-Trecento fiorentino, con Dante stesso come spettatore-ammiratore. La fluttuazione vivace degli spiriti ricorda influenze più recenti, espressioniste, e richiama il dinamismo preromantico delle opere religiose di William Blake, dove il Dio Padre o il Cristo circondato da angeli e da un chiaro bagliore sovrastano gli spettatori.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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