Addentrandosi tra i dubbi teologici di Dante e le articolate spiegazioni dottrinali offerte da Beatrice, Federica Belloli si sofferma sul primo “nodo” che avviluppa la mente del pellegrino nel settimo canto. Gli ebrei crearono il contesto storico per la redenzione dell’umanità dal peccato originale attraverso il sacrificio di Cristo: perché, dunque, punirli con la distruzione di Gerusalemme? Per esprimere in immagini questo profondo dilemma, la pittrice rappresenta il volto di Eva, che, pur non essendo mai citata, è sottesa a tutto...
Addentrandosi tra i dubbi teologici di Dante e le articolate spiegazioni dottrinali offerte da Beatrice, Federica Belloli si sofferma sul primo “nodo” che avviluppa la mente del pellegrino nel settimo canto. Gli ebrei crearono il contesto storico per la redenzione dell’umanità dal peccato originale attraverso il sacrificio di Cristo: perché, dunque, punirli con la distruzione di Gerusalemme? Per esprimere in immagini questo profondo dilemma, la pittrice rappresenta il volto di Eva, che, pur non essendo mai citata, è sottesa a tutto il ragionamento, poiché con il suo peccato di superbia intellettuale provocò la caduta della creatura prediletta da Dio. Dallo sfondo nero, di lei emergono proprio i tratti della tentatrice: lo sguardo sfrontato, i capelli scomposti, la bocca seducente. Una mela rossa, l’unica presenza di colore sulla tela, sembra irradiare la sua potenza corruttrice sulle guance, sulle labbra e sulla mano della donna.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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