L’Inferno di Sveva Altea è simboleggiato da uno spazio vuoto, freddo, scuro e profondo; è l’alba, e Dante si trova nel terzo girone del VII cerchio, su una ripa scoscesa dove sono puniti gli usurai, i violenti contro Dio nell’arte. L’immagine è dominata dalla presenza del demone Gerione, una “fiera con la coda aguzza” (in groppa alla quale i due viandanti raggiungeranno Malebolge), con la testa umana e il corpo di serpente, i cui colori fiammeggianti simboleggiano l’attrazione che la frode esercita sul peccatore; in basso, i...
L’Inferno di Sveva Altea è simboleggiato da uno spazio vuoto, freddo, scuro e profondo; è l’alba, e Dante si trova nel terzo girone del VII cerchio, su una ripa scoscesa dove sono puniti gli usurai, i violenti contro Dio nell’arte. L’immagine è dominata dalla presenza del demone Gerione, una “fiera con la coda aguzza” (in groppa alla quale i due viandanti raggiungeranno Malebolge), con la testa umana e il corpo di serpente, i cui colori fiammeggianti simboleggiano l’attrazione che la frode esercita sul peccatore; in basso, i dannati sono sdraiati per terra, sotto una pioggia infuocata, passano il tempo cercando di proteggersi con le mani. L’artista conferisce all’immagine una dimensione immateriale, nella quale Gerione, che si muove sul fiume, ricorda fortemente la costellazione celeste del Drago, piuttosto che una bestia terrestre, mentre l’acqua del fiume e il fuoco che piove sembrano macchie di luce nell’infinito.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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