All’ingresso del IV cerchio dell’Inferno, il custode Pluto, diventato un diavolo, si rivolge a Dante e Virgilio, gridando: “Pape Satàn, pape Satàn aleppe!”. L’artista, sfruttando l’imprevedibilità della tecnica del batik, ci conduce in uno scenario di frammenti visivi, di forte impatto cromatico. Nella metà superiore del quadro, ai protagonisti e al volto del guardiano fanno da quinta le anime tormentate che fluttuano in acque melmose. Più in basso, scendendo nel cerchio, vi sono i corpi accasciati e sovrastati da enormi...
All’ingresso del IV cerchio dell’Inferno, il custode Pluto, diventato un diavolo, si rivolge a Dante e Virgilio, gridando: “Pape Satàn, pape Satàn aleppe!”. L’artista, sfruttando l’imprevedibilità della tecnica del batik, ci conduce in uno scenario di frammenti visivi, di forte impatto cromatico. Nella metà superiore del quadro, ai protagonisti e al volto del guardiano fanno da quinta le anime tormentate che fluttuano in acque melmose. Più in basso, scendendo nel cerchio, vi sono i corpi accasciati e sovrastati da enormi massi, dannati che spingono con il petto, deformando il loro volto per lo sforzo. Nel suo stile, l’opera propone un nuovo neo-medievalismo ispirato dai codici miniati medievali, un legame reso evidente con la presenza delle bestie infernali anche nel bordo geometrico che funge da cornice: dimora tradizionale dei soggetti bizzarri e trasgressivi proprio nei manoscritti miniati antichi.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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