Al centro della composizione creata da Sergio Favotto campeggia il nocchiero Caronte, la cui figura demoniaca è fedelmente ispirata al ritratto che ne fa Dante e prima ancora Virgilio nel VI canto dell’Eneide. Il vecchio, dai capelli arruffati, dalla lunga barba ispida e dagli occhi di brace, viene colto mentre col remo si avventa sulle anime che non hanno il coraggio di salire sulla barca e indugiano, raggomitolandosi, sulla sponda dell’Acheronte, il limaccioso fiume che circonda l’Inferno. La sua corporatura inusitatamente possente...
Al centro della composizione creata da Sergio Favotto campeggia il nocchiero Caronte, la cui figura demoniaca è fedelmente ispirata al ritratto che ne fa Dante e prima ancora Virgilio nel VI canto dell’Eneide. Il vecchio, dai capelli arruffati, dalla lunga barba ispida e dagli occhi di brace, viene colto mentre col remo si avventa sulle anime che non hanno il coraggio di salire sulla barca e indugiano, raggomitolandosi, sulla sponda dell’Acheronte, il limaccioso fiume che circonda l’Inferno. La sua corporatura inusitatamente possente è messa in risalto dalla luce, che, scendendo dall’estremità in alto a sinistra verso quella in basso a destra, ne evidenzia la muscolatura e ne amplifica il movimento. Alle sue spalle si agitano i bagliori delle fiamme infernali, che fanno da cupo contrappunto ai dannati in primo piano: essi urlano tutta la loro disperazione e abbandonano i loro corpi a torsioni rabbiose, rievocando con la loro nuda plasticità suggestioni michelangiolesche.
Al momento l'opera non è disponibile per la spedizione. Resterà in esposizione fino al 16 gennaio 2022 presso il Museo Casa Gaia a Portobuffolè (Treviso) per la mostra DIVINA COMMEDIA. L'arte contemporanea rilegge Dante Alighieri. Puoi comunque preordinarla ora.
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